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IIS Marsano offerta formativa plesso di Calvari: “Bar didattico & Progetto panino”

"Bar didattico & Progetto Panino"

Utente GEIS012004-psc

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Come da tradizione anche quest’anno la Dirigente scolastica la prof.ssa Maria Orestina Onofri ha rinnovato l’impegno formativo del plesso di Calvari con il progetto “Bar didattico & Progetto Panino”, tante le motivazioni e le finalità, in primis accrescere e valorizzare le conoscenze e competenze degli studenti sotto il profilo tecnico/pratico. Nello specifico, entrando nel vivo del progetto vediamo le varie sequenza; durante l’esercitazione pratica, gli studenti si troveranno immersi nella quotidiana attività di bar, vivendo e sperimentando le possibili situazioni che potrebbero incontrare durante la loro carriera lavorativa, imparando a gestire le difficoltà e ad esprimere le proprie potenzialità; inoltre si è pensato di offrire agli studenti, già a partire dal secondo anno di studi, ulteriori ore di stage (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), anche alla luce della sostanziale riduzione delle ore che si sono avute partire dal 2019 (Nota Miur dell’08/02/2019). I responsabili del progetto sono i proff.: Renato Catalano, Diego Palma, Antonio Giorgio, Schiano Soave Andrea e – la prof.ssa Elvira Nascimbeni che ha fortemente voluto la realizzazione del progetto per l’alto valore inclusivo. Fondamentale per la realizzazione dello stesso il supporto tecnico delle due assistenti di laboratorio Karin Rumbolo e Federica Libertini e soprattutto dell’ufficio tecnico e amministrativo, oltre la partecipazione di tutta la comunità educante.

L’impegno è offrire a tutta la comunità educante un servizio ristoro-bar; ma più ogni latra cosa è realizzare un bar anche etico che preveda la partecipazione sistematica e giornaliera di studenti con disabilità alle attività di laboratorio in modo da permettere ai ragazzi di sperimentare sul campo, in “ambiente protetto”, un approccio alla vita lavorativa che li accompagni nel loro processo di crescita personale e professionale. Offrire prodotti ispirati ai principi di un’alimentazione sana e soprattutto corretta che potrebbe in un secondo momento comprendere anche la classica pizza italiana; reperire, attraverso la vendita dei prodotti, risorse finanziarie da destinare all’acquisto di materiale didattico relativo alle tre discipline tecnico-pratiche o quanto meno realizzare esercitazioni giornaliere senza gravare, per gli acquisti, sul fondo dei contributi volontari.

Vediamo dal vivo le fasi operative del progetto

L’orario di apertura giornaliero sarà limitato, almeno inizialmente, alla fascia compresa tra le 08,30 e le 12,30. Potrà accedere al bar didattico il solo personale scolastico. L’accesso agli studenti sarà limitato ad un solo studente per classe al fine di consegnare la lista delle merende da acquistare e in seguito ritirare. Pertanto, gli studenti, durante la prima ora di lezione e con il permesso del docente di turno, compileranno la lista delle merende. Uno studente consegnerà la lista entro le ore 09.15 e ritirerà le merende alle ore 10.30. Le merende, nelle prime due settimane di avvio, potranno essere ordinate solo dagli studenti del biennio, ciò allo scopo di perfezionare l’impianto organizzativo.

Per l’esercitazione pratica di laboratorio nel bar didattico, ogni giorno, sarà coinvolta, a rotazione, una parte di una classe seconda (gruppo sala) con il proprio docente e con il supporto dell’assistente tecnico di laboratorio AR20. La classe si cimenterà nella preparazione e servizio di prodotti di caffetteria e di gastronomia compresa la pizza sotto la supervisione di un assistente tecnico specializzato.

Parteciperanno, inoltre, alle quotidiane attività di laboratorio e sotto la diretta supervisione del tutor, tre o quattro studenti (classi III – IV – V sez. Enogastronomia e Sala e vendita), che svolgeranno il Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento e gli studenti con disabilità, che, in base al suo grado di autonomia, potrà svolgere l’attività̀ in forma autonoma o con il supporto dei docenti di sostegno e degli assistenti specialistici.

Le classi di cucina, pasticceria e sala, potranno, inoltre, inviare al bar eventuali preparazioni gastronomiche (es. ciambellone, pizzette, tramezzini, insalate, altro) in eccedenza dalle esercitazioni del giorno.

Le classi di accoglienza turistica, con i propri insegnanti, potranno partecipare al progetto Bar didattico, curando alcune fasi dell’organizzazione: predisposizione della lista delle merende; targhette informative relative agli ingredienti per ogni prodotto distribuito, come previsto dal sistema HACCP e dalle norme sugli allergeni; predisposizione del listino di vendita e di menù del giorno. Potrà essere loro cura anche tutto ciò che riguarda il Merchandising e il marketing in generale.

Inoltre, due o tre studenti per volta (a rotazione) e sotto la diretta supervisione dell’assistente tecnico di laboratorio di accoglienza AR21, si occuperanno dell’emissione dei BUONI ACQUISTO.

Il servizio sarà effettuato tutti i giorni della settimana dal lunedì al venerdì. In assenza degli studenti delle classi coinvolte, in occasione di assemblee d’Istituto ed in concomitanza di eventuali iniziative promosse dalla scuola, il servizio bar non sarà garantito.

In una fase successiva (gennaio/febbraio) tale progetto potrà essere ampliato secondo le seguenti modalità:

– prolungamento dell’orario di apertura dalle ore 12,00 alle ore 14,00, con servizio erogato dagli studenti impegnati nel PCTO e sotto la diretta supervisione del tutor e alla presenza dell’assistente tecnico di laboratorio – AR20 e AR21.

– ampliamento dell’offerta gastronomica: le classi di cucina, a rotazione, potranno preparare a seconda della propria programmazione curriculare, un piatto caldo o freddo da inviare al bar. In questo caso è fondamentale che la prenotazione avvenga il giorno prima.

– informatizzazione delle prenotazioni delle merende da parte delle classi: i rappresentanti delle classi potranno far pervenire le prenotazioni della “lista delle merende” con modalità online, in modo da limitare gli spostamenti dei ragazzi (si può pensare alla collaborazione delle classi di accoglienza turistica) e, una volta pronte, i ragazzi delle classi di sala coinvolte, a rotazione, potranno servire le merende in classe.

Per questo progetto restano fondamentali gli obiettivi misurabili e la previsione quantitativa che vedremo nei dettagli:

 

Obiettivo n.1: Accrescere e valorizzare le conoscenze e competenze degli studenti sotto il profilo tecnico/pratico

Indicatore: miglioramento delle competenze

Unità di misura: voto Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: sufficienza di almeno l’80% degli alunni coinvolti.

Scadenza della misurazione (termine erogazione progetto, intermedia, posteriore, etc.): Fine progetto.

Obiettivo n.2: Buona partecipazione della Comunità Educante

Indicatore: numero di utenti che usufruiscono del servizio bar.

Unità di misura: numero di utenti.

Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: almeno il 50% della

comunità educante usufruirà del servizio bar.

Scadenza della misurazione (termine erogazione progetto, intermedia, posteriore, etc.) fine anno.

Obiettivo n.3: Realizzare un bar etico

Indicatore: studenti con disabilità che partecipano al progetto

Unità di misura: numero di studenti con disabilità che svolgono attività di laboratorio al bar

Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: almeno il 30% degli studenti con disabilità parteciperà al progetto.

Scadenza della misurazione (termine erogazione progetto, intermedia, posteriore, etc.) fine anno.

 

Obiettivo n.4: Merende ispirate ai principi della sana alimentazione

Indicatore: Merende ispirate ai principi della sana alimentazione vendute

Unità di misura: Numero di merende vendute.

Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: almeno il 50% degli acquirenti consumerà delle merende di qualità.

Scadenza della misurazione (termine erogazione progetto, intermedia, posteriore, etc.) fine anno.

Obiettivo n.5: Reperire, con la vendita dei prodotti realizzati, risorse finanziarie da destinare all’acquisto di derrate alimentari utili allo svolgimento delle esercitazioni pratiche di laboratorio.

Indicatore: prodotti venduti

Unità di misura: numero di prodotti venduti

Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: si prevede di vendere almeno 50 prodotti giornalieri tra merende, lievitati e prodotti di caffetteria.

Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Al termine del progetto.

L’offerta formativa di questo progetto ci ricorda innanzitutto che l’apprendimento laboratoriale è  un’ottima opportunità per una scuola centrata sul benessere del singolo studente e su una proposta inclusiva e partecipata, che stimola la pratica riflessiva sul proprio operato e sollecita l’originalità e l’apporto individuale di ciascuno, inoltre, la didattica laboratoriale, in un clima di inclusività e collaborazione, promuove le capacità personali e relazionali del discente e attiva dei percorsi formativi finalizzati a valorizzare autonomia di giudizio e di azione, fecondi rapporti di identificazione e proficua collaborazione con gli altri. Ricordiamo infine che il vero sviluppo di queste idee si ha come è noto, con John Dewey, che nel 1896 fonda a Chicago la Scuola Laboratorio nella quale attuare il metodo attivo da lui elaborato che fa dell’esperienza la base di ogni sviluppo di pensiero. L’educazione è per Dewey una continua ricostruzione di esperienza.

“Quando natura e società vivranno nell’aula scolastica, quando le forme e gli strumenti didattici saranno subordinati alla sostanza dell’esperienza, allora sarà possibile operare questa identificazione, e la cultura diventerà la parola d’ordine della democrazia”.

John Dewey

 

Prof. Diego Palma